Parto record a Benevento. Giulia Iuliani ha avuto otto figli in un solo parto.
“Non potevo credere ai miei occhi” dice il medico che ha seguito il
parto Antonio Dell’Anno “Dalle visite precedenti si erano visti solo 6
figli. Due figli sono praticamente sbucati dal nulla, le ecografie non
mostravano gli altri due feti, forse perché coperti e nascosti dagli
altri sei. Ma quello che conta è che tutto è andato per il meglio.
Stiamo parlando di un parto record, seguito dai nostri medici nel
migliore dei modi, siamo fieri del risultato ottenuto. Cose così,
capitano una volta nella vita”.
Ha parlato anche il marito di Giulia, Antonio Venezia: “Otto figli in
un solo colpo, ahaha!” scherza ai nostri microfoni “Di certo, non me lo
sarei mai aspettato. Già quando il professor Dell’Anno ci aveva parlato
di sei bambini ero rimasto esterrefatto. Poi, stamattina, la scoperta
degli altri due bambini: vi svelo in anteprima i nomi dei miei otto
figli: Giulio, in onore della madre, è il primo ad essere
uscito; Gabriele, Marco, Ivana, la piccola ha preso il nome della nonna,
Teresa, Michele, Serena e Francesco, l’ultimo ad essere
uscito, chiamato così in onore del nostro Papa che ha, sicuramente,
protetto i nostri piccoli e il parto straordinario”.
In città c’è grande stupore, se ne parla ovunque, nei bar, come nelle
case, si è espresso anche l’ex sindaco beneventano Marino Mallari che
parla di città benedetta: “Cose così non si son mai viste. Stiamo
parlando di un miracolo, un segno del Signore”. Della stessa opinione è
anche il vescovo che addirittura ha mandato una lettera proprio al Papa,
per evidenziare l’eclatante fatto accaduto. Noi della redazione
auguriamo il meglio a Giulia e suo marito Antonio. Un evento
straordinario che fa bene ai nostri cuori.
sabato 30 gennaio 2016
Partorisce a 95 anni, nuovo record mondiale!
Milano conquista un record mondiale. Una sua cittadina ha
partorito, per la prima volta nel mondo, alla veneranda età di 95 anni.
Teresa Melchianne, così il nome della donna, ha deciso di
ricorrere, all’inseminazione artificiale per dare alla luce il suo terzo
figlio. Ancora non si conoscono i motivi della scelta coraggiosa quanto
folle della donna, ma fatto sta che la scienza oggi può compiere veri e
propri miracoli come questo.
Ha parlato anche il primo figlio della donna, Ivan Melchianne, avvocato rispettato e stimato in città che ha appoggiato, da sempre la scelta della genitrice: “Ho sempre creduto che il desiderio di maternità non si esaurisca entro una certa fascia d’età, ma anzi, si prolunghi per molti anni, e direi, vedete il caso di mia madre, per tutta la vita. Ora possiamo star qui a dare stupidi giudizi, ma la verità è che ognuno esercita una libertà personale che rimane tale in ogni caso. Quindi bando alle ciance, la scienza ha allargato i confini dell’uomo, rendendo possibile ciò che prima era impensabile. Quando è stato concepito il piccolo Gabriele, ieri mattina, ho avuto un sussulto di gioia e ho pensato che l’amore di una madre è una cosa bellissima. Mi sono commosso e con mia moglie ho urlato: “Evviva ho un fratello, evviva incredibile”. Subito dopo sono scoppiato a piangere. In Italia e nel mondo impazza il dibattito. C’è chi si schiera contro e chi si dimostra a favore. Aldo Valletti, giornalista di grido, ha chiamato allo scandalo: “Verso cosa stiamo andando?”, d’altro canto Pier Paolo Cerutti dice “La complessità della vita è inesauribile nel raggio di una battuta. Ci son cose su cui non si può sentenziare”.
Rimaniamo dell’idea che la vita va sempre preservata, ci stringiamo nell’amore, per il nuovo nato, alla famiglia Melchianne.
Ha parlato anche il primo figlio della donna, Ivan Melchianne, avvocato rispettato e stimato in città che ha appoggiato, da sempre la scelta della genitrice: “Ho sempre creduto che il desiderio di maternità non si esaurisca entro una certa fascia d’età, ma anzi, si prolunghi per molti anni, e direi, vedete il caso di mia madre, per tutta la vita. Ora possiamo star qui a dare stupidi giudizi, ma la verità è che ognuno esercita una libertà personale che rimane tale in ogni caso. Quindi bando alle ciance, la scienza ha allargato i confini dell’uomo, rendendo possibile ciò che prima era impensabile. Quando è stato concepito il piccolo Gabriele, ieri mattina, ho avuto un sussulto di gioia e ho pensato che l’amore di una madre è una cosa bellissima. Mi sono commosso e con mia moglie ho urlato: “Evviva ho un fratello, evviva incredibile”. Subito dopo sono scoppiato a piangere. In Italia e nel mondo impazza il dibattito. C’è chi si schiera contro e chi si dimostra a favore. Aldo Valletti, giornalista di grido, ha chiamato allo scandalo: “Verso cosa stiamo andando?”, d’altro canto Pier Paolo Cerutti dice “La complessità della vita è inesauribile nel raggio di una battuta. Ci son cose su cui non si può sentenziare”.
Rimaniamo dell’idea che la vita va sempre preservata, ci stringiamo nell’amore, per il nuovo nato, alla famiglia Melchianne.
venerdì 29 gennaio 2016
La Barbie diventa più "umana": le bambole più vicine alla realtà
Più bassa, meno magra e più "umana". La Barbie cambia abbandonando la
perfezione delle sua forme e avvicinandosi sempre piu' alla realta'.
Dopo 57 anni di successi, incrinati solo di recente con il boom dei giochi elettronici e di nuove bambole, Mattel intraprende il cambiamento piu' rivoluzionario nella vita di Barbara Millicent Roberts, Barbie.
E lancia tre nuove versioni per tutti i gusti: 'petit' (minuta), 'tall' (alta) e 'curvy' (formosa), con taglie e dimensioni piu' realistiche. Ma non e' tutto, perche' ognuna sara' disponibile con diverse tonalita' del colore della pelle e tantissime acconciature, con capelli corti o lunghi, ricci o lisci. In passato l'azienda e' stata a lungo criticata per le proporzioni non realistiche del corpo della famosa bambola, la quale rappresentava un canone di bellezza legato ad una figura femminile troppo magra che poteva diffondere un messaggio sbagliato per le bambine. E cosi' ha deciso di dare il via ad un cambiamento radicale. «Siamo convinti di avere la responsabilità nei confronti di ragazze e genitori di riflettere una visione più ampia della bellezza», ha spiegato Evelyn Mazzocco, vice presidente e global manager di Barbie. Mentre il chief operating officer Richard Dickson ha precisato: «Barbie riflette il mondo che le ragazze vedono intorno a loro». «La sua capacità di evolvere e di crescere con i tempi - ha continuato - pur rimanendo fedele al suo spirito, è fondamentale» per il successo del giocattolo. Le nuove bambole - in tutto 33 nuovi modelli a disposizione entro la fine dell'anno - saranno in vendita a partire dal 1 marzo ma si possono già preordinare online. L'azienda americana ha venduto piu' di un miliardo di Barbie nel corso dei decenni, ma negli ultimi quattro trimestri le vendite globali sono arrivate a 904 milioni di dollari, in calo del 14% rispetto ai precedenti quattro trimestri. La nuova Barbie 'piu' umana', con taglie meno da modella e piu' vicine alla realta', ha gia' conquistato anche la copertina del Time. Il giocattolo icona e' stato fotografato dal giapponese Kenji Aoki, che ne ha catturato l'evoluzione in una serie di foto esclusive per Time.
Dopo 57 anni di successi, incrinati solo di recente con il boom dei giochi elettronici e di nuove bambole, Mattel intraprende il cambiamento piu' rivoluzionario nella vita di Barbara Millicent Roberts, Barbie.
E lancia tre nuove versioni per tutti i gusti: 'petit' (minuta), 'tall' (alta) e 'curvy' (formosa), con taglie e dimensioni piu' realistiche. Ma non e' tutto, perche' ognuna sara' disponibile con diverse tonalita' del colore della pelle e tantissime acconciature, con capelli corti o lunghi, ricci o lisci. In passato l'azienda e' stata a lungo criticata per le proporzioni non realistiche del corpo della famosa bambola, la quale rappresentava un canone di bellezza legato ad una figura femminile troppo magra che poteva diffondere un messaggio sbagliato per le bambine. E cosi' ha deciso di dare il via ad un cambiamento radicale. «Siamo convinti di avere la responsabilità nei confronti di ragazze e genitori di riflettere una visione più ampia della bellezza», ha spiegato Evelyn Mazzocco, vice presidente e global manager di Barbie. Mentre il chief operating officer Richard Dickson ha precisato: «Barbie riflette il mondo che le ragazze vedono intorno a loro». «La sua capacità di evolvere e di crescere con i tempi - ha continuato - pur rimanendo fedele al suo spirito, è fondamentale» per il successo del giocattolo. Le nuove bambole - in tutto 33 nuovi modelli a disposizione entro la fine dell'anno - saranno in vendita a partire dal 1 marzo ma si possono già preordinare online. L'azienda americana ha venduto piu' di un miliardo di Barbie nel corso dei decenni, ma negli ultimi quattro trimestri le vendite globali sono arrivate a 904 milioni di dollari, in calo del 14% rispetto ai precedenti quattro trimestri. La nuova Barbie 'piu' umana', con taglie meno da modella e piu' vicine alla realta', ha gia' conquistato anche la copertina del Time. Il giocattolo icona e' stato fotografato dal giapponese Kenji Aoki, che ne ha catturato l'evoluzione in una serie di foto esclusive per Time.
giovedì 28 gennaio 2016
Perde l'uso del braccio e ne costruisce uno bionico. Ma gli esperti non gli credono
E’ stato definito “cyborg” e “Iron man” dalla stampa indonesiana. Si
chiama Wayan Sumardana, ha 31 anni, fa il saldatore nel villaggio
Nyuhtebel in Karangasem, nell’est della provincia di Bali ed è il
protagonista di una storia che ha dell’incredibile.
Quando una mattina di sei mesi fa Wayan si è accorto di non avere più la sensibilità al braccio sinistro è andato subito dal medico per capire cosa gli stesse accadendo. «Il dottore mi ha detto che non capiva cosa avessi e mi ha consigliato di rivolgermi a uno sciamano – ha raccontato il giovane alla giornalista della Bbc Christine Franciska – ma anche lo sciamano, dopo avermi visitato, si è arreso». Dopo due mesi senza poter lavorare, Wayan frustrato e senza soldi invece di arrendersi ha un’idea. Da sempre appassionato di ingegneria elettronica, senza una laurea ma con un diploma all’istituto tecnico, decide di costruire una macchina per far funzionare il suo braccio. I pezzi li prende da vecchi frigoriferi, televisori, ventilatori e altri elettrodomestici che ripara abitualmente nel suo laboratorio. Mette insieme ingranaggi, ruote dentate, una batteria al litio, diversi componenti elettronici di recupero ed ecco che riesce a creare il suo braccio bionico ispirato ai film di robot che guardava affascinato da bambino. Un braccio funzionante che gli permette di riacquistare la mobilità perduta e tornare a lavorare. Dal piccolo villaggio la voce dell’uomo dal braccio bionico si diffonde rapidamente facendo arrivare giornalisti e curiosi ma anche scienziati e funzionari del governo balinese interessati a capire il funzionamento dell’invenzione del giovane saldatore. Dal suo laboratorio con elettrodomestici accatastati, pile di rifiuti, bottiglie di plastica e polli che girano intorno, Wayan spiega che il macchinario, dotato di una fascetta metallica collegata al resto dell’imbracatura, funziona grazie a un segnale inviato dal suo cervello che permette al braccio di muoversi. «E’ semplice, chiunque può realizzarlo, non è un’idea così brillante», aggiunge. Mentre nel suo villaggio è già acclamato come un genio e un eroe, gli esperti hanno manifestato forti dubbi sul funzionamento dell’apparecchio. «E’ una struttura robotica ma ci sono diversi componenti mancanti. Ha una struttura meccanica ed elettrica ma non ha nessuna codifica che può permettere alla macchina di riconoscere un comando. Come può funzionare?», si chiede Wayan Widiada, esperto in ingegneria meccanica dell’Udayana University di Bali. Una risposta scientifica ancora non c’è. Per capirne il funzionamento bisogna abbandonare lo scetticismo e addentrarsi nelle credenze spirituali e mistiche della cultura balinese. Wayan giura che senza la sua invenzione il suo braccio resta inerme e riesce a muovere solo parzialmente tre dita della mano sinistra. Quando indossa il braccio bionico, invece, riesce a muoverlo perfettamente. «E’ come se fossi posseduto – afferma Wayan – e per usarlo serve una grande concentrazione, dopo 4 ore che lo indosso sono sfinito».
Quando una mattina di sei mesi fa Wayan si è accorto di non avere più la sensibilità al braccio sinistro è andato subito dal medico per capire cosa gli stesse accadendo. «Il dottore mi ha detto che non capiva cosa avessi e mi ha consigliato di rivolgermi a uno sciamano – ha raccontato il giovane alla giornalista della Bbc Christine Franciska – ma anche lo sciamano, dopo avermi visitato, si è arreso». Dopo due mesi senza poter lavorare, Wayan frustrato e senza soldi invece di arrendersi ha un’idea. Da sempre appassionato di ingegneria elettronica, senza una laurea ma con un diploma all’istituto tecnico, decide di costruire una macchina per far funzionare il suo braccio. I pezzi li prende da vecchi frigoriferi, televisori, ventilatori e altri elettrodomestici che ripara abitualmente nel suo laboratorio. Mette insieme ingranaggi, ruote dentate, una batteria al litio, diversi componenti elettronici di recupero ed ecco che riesce a creare il suo braccio bionico ispirato ai film di robot che guardava affascinato da bambino. Un braccio funzionante che gli permette di riacquistare la mobilità perduta e tornare a lavorare. Dal piccolo villaggio la voce dell’uomo dal braccio bionico si diffonde rapidamente facendo arrivare giornalisti e curiosi ma anche scienziati e funzionari del governo balinese interessati a capire il funzionamento dell’invenzione del giovane saldatore. Dal suo laboratorio con elettrodomestici accatastati, pile di rifiuti, bottiglie di plastica e polli che girano intorno, Wayan spiega che il macchinario, dotato di una fascetta metallica collegata al resto dell’imbracatura, funziona grazie a un segnale inviato dal suo cervello che permette al braccio di muoversi. «E’ semplice, chiunque può realizzarlo, non è un’idea così brillante», aggiunge. Mentre nel suo villaggio è già acclamato come un genio e un eroe, gli esperti hanno manifestato forti dubbi sul funzionamento dell’apparecchio. «E’ una struttura robotica ma ci sono diversi componenti mancanti. Ha una struttura meccanica ed elettrica ma non ha nessuna codifica che può permettere alla macchina di riconoscere un comando. Come può funzionare?», si chiede Wayan Widiada, esperto in ingegneria meccanica dell’Udayana University di Bali. Una risposta scientifica ancora non c’è. Per capirne il funzionamento bisogna abbandonare lo scetticismo e addentrarsi nelle credenze spirituali e mistiche della cultura balinese. Wayan giura che senza la sua invenzione il suo braccio resta inerme e riesce a muovere solo parzialmente tre dita della mano sinistra. Quando indossa il braccio bionico, invece, riesce a muoverlo perfettamente. «E’ come se fossi posseduto – afferma Wayan – e per usarlo serve una grande concentrazione, dopo 4 ore che lo indosso sono sfinito».
martedì 26 gennaio 2016
Anziana e povera, eredita 600 mila euro: ma quello che fa lascia tutti senza parole
Vive sola in una capanna di fango nella regione montuosa di Boljevac in
Serbia. Marija Zlatic, ha 86 anni, e ha ereditato 600 mila euro, una
cifra con cui potrebbe vivere in un luogo più adeguato alla sua età.
Marija ha ricevuto questi soldi dopo la morte dell'ex marito, la cifra, infatti, fa parte dell'eredità dell'uomo morto ormai 5 anni fa.
La donna e il coniuge si trasferirono in Australia nel 1956, ma solo dopo 2 anni Marija volle tornare in Serbia per badare la madre malata e da allora non ha più incontrato il marito. Qualche giorno fa è però arrivata la notizia che la donna, che da anni ha scelto di vivere quasi in eremitaggio, aveva ricevuto la grossa cifra di denaro. Ma a Marija quei soldi non servono.
La donna, racconta il Daily Mail, ha dichiarato: «Non ho bisogno di denaro per me è sufficiente avere pane, acqua e la legna da ardere per l'inverno». Così ha donato l'intera cifra alla comunità, sostenendo che i 65 euro mensili che prende di pensione le sono più che sufficienti.
Marija ha ricevuto questi soldi dopo la morte dell'ex marito, la cifra, infatti, fa parte dell'eredità dell'uomo morto ormai 5 anni fa.
La donna e il coniuge si trasferirono in Australia nel 1956, ma solo dopo 2 anni Marija volle tornare in Serbia per badare la madre malata e da allora non ha più incontrato il marito. Qualche giorno fa è però arrivata la notizia che la donna, che da anni ha scelto di vivere quasi in eremitaggio, aveva ricevuto la grossa cifra di denaro. Ma a Marija quei soldi non servono.
La donna, racconta il Daily Mail, ha dichiarato: «Non ho bisogno di denaro per me è sufficiente avere pane, acqua e la legna da ardere per l'inverno». Così ha donato l'intera cifra alla comunità, sostenendo che i 65 euro mensili che prende di pensione le sono più che sufficienti.
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Sposata da vent'anni, scopre che il marito le aveva mentito da subito dopo le nozze
Sposata da 20 anni con il marito scopre di aver vissuto nella menzogna
per 2 decenni. Christina Carta Villa, di 59 anni, ha scoperto che il
marito Gabriel di 90 anni, divorziò da lei in gran segreto 4 mesi dopo
le nozze per tutelare i suoi averi.
L'uomo dopo le nozze, avvenute nella Repubblica dominicana, tornò nel paese per annullare le nozze pochi mesi dopo il matrimonio.
Per anni ha vissuto con la "moglie" mantenendo il segreto, fino a quando è stata recapitata una strana lettera a casa che ha permesso alla moglie di scoprire quanto era accaduto. Secondo quanto riporta il Sun, adesso la donna ha deciso di procedere legalmente contro l'ex marito, reo di averla ingannata per anni. La donna si è sempre dedicata al marito, lo ha assistito nella malattia, ha avuto dei figli da lui, ha lasciato il lavoro da insegnante per aiutarlo nella gestione della casa.
«Tutti questi anni di gioia sono stati una menzogna», ha raccontato la donna che ha annunciato battaglia legale.
L'uomo dopo le nozze, avvenute nella Repubblica dominicana, tornò nel paese per annullare le nozze pochi mesi dopo il matrimonio.
Per anni ha vissuto con la "moglie" mantenendo il segreto, fino a quando è stata recapitata una strana lettera a casa che ha permesso alla moglie di scoprire quanto era accaduto. Secondo quanto riporta il Sun, adesso la donna ha deciso di procedere legalmente contro l'ex marito, reo di averla ingannata per anni. La donna si è sempre dedicata al marito, lo ha assistito nella malattia, ha avuto dei figli da lui, ha lasciato il lavoro da insegnante per aiutarlo nella gestione della casa.
«Tutti questi anni di gioia sono stati una menzogna», ha raccontato la donna che ha annunciato battaglia legale.
Mette al mondo la figlia il giorno del suo compleanno, ecco cosa scoprono i medici
Mamma, figlia e nipotina nate tutte lo stesso giorno. Una famiglia
dell'Arizona, negli Usa, festeggia il 18 gennaio ben tre compleanni
insieme, quelli di tre generazioni di donne: nonna, mamma e figlia.
Aimee Hernando, neo mamma, festeggia già da 33 anni il suo compleanno insieme alla madre, nonna della sua bambina, con cui dovranno dividere la data di nascita, visto che anche la piccola Miracle Joy è nata il 18 gennaio. Secondo i gli esperti si tratta di un evento eccezionale: le probabilità che ciò accada sono più di 130,00 a 1. A raccontare la storia della famiglia è stata l'Abc che ha anche intervistato Aimee. La neo mamma era convinta durante la gravidanza che la piccola sarebbe nata proprio il 18 gennaio, così come è convinta che non si tratti di una coincidenza, ma di una «benedizione divina».
Aimee Hernando, neo mamma, festeggia già da 33 anni il suo compleanno insieme alla madre, nonna della sua bambina, con cui dovranno dividere la data di nascita, visto che anche la piccola Miracle Joy è nata il 18 gennaio. Secondo i gli esperti si tratta di un evento eccezionale: le probabilità che ciò accada sono più di 130,00 a 1. A raccontare la storia della famiglia è stata l'Abc che ha anche intervistato Aimee. La neo mamma era convinta durante la gravidanza che la piccola sarebbe nata proprio il 18 gennaio, così come è convinta che non si tratti di una coincidenza, ma di una «benedizione divina».
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Un corpo perfetto per un matrimonio da favola: spende 15mila euro per perdere 50 chili
Mesi di fatica, diete e 15 mila euro di interventi chirurgici per poter
raggiungere la forma perfetta e avere il matrimonio perfetto.
Chantelle Harris, sposina 29 di Warwickshire, ha perso 50 chili in pochi mesi solo per poter essere perfetta il giorno del suo matrimonio.
La giovane era arrivata a pesare 120 chili e quando il suo Marlon le ha chiesto di sposarla l'idea di andare all'altare con tutti quei chili di troppo le ha fatto scattare la voglia di uscire dalla sua malattia. Chantelle, come racconta il Daily Mail, si è sottoposta a bypass gastrico, è andata in palestra, ha seguito una corretta alimentazione fino a raggiungere il peso voluto, per poi sottoporsi a un intervento chirurgico per rimuovere la pelle in eccesso.
Chantelle Harris, sposina 29 di Warwickshire, ha perso 50 chili in pochi mesi solo per poter essere perfetta il giorno del suo matrimonio.
La giovane era arrivata a pesare 120 chili e quando il suo Marlon le ha chiesto di sposarla l'idea di andare all'altare con tutti quei chili di troppo le ha fatto scattare la voglia di uscire dalla sua malattia. Chantelle, come racconta il Daily Mail, si è sottoposta a bypass gastrico, è andata in palestra, ha seguito una corretta alimentazione fino a raggiungere il peso voluto, per poi sottoporsi a un intervento chirurgico per rimuovere la pelle in eccesso.
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lunedì 25 gennaio 2016
La passeggiata della vergogna: senza scarpe e pantaloni nella tormenta di neve
Una donna seminuda cammina a piedi nudi e senza pantaloni attraverso la tempesta di neve Jonas.
Il video è stato girato a Morgantown, West Virginia, una delle zone più
colpite della costa orientale degli Stati Uniti.
Nei quattordici secondi della clip si vede una ragazza bruna che indossa solo una t-shirt bianca, anche se sembra avere in mano dei pantaloni e un paio di scarpe. Stranamente, ha scelto di camminare senza scarpe per il suo viaggio verso casa, nonostante lo spesso strato di neve e poltiglia sotto i piedi. Il motivo che ha spinto la giovane a questa "passeggiata della vergogna" non è noto, ma sono tante le speculazioni fatte sotto al video originale, pubblicato su twitter da Chandlar Fowler. C'è chi ipotizza una sbronza, chi un tradimento e chi una fuga da un aggressore. Per il momento la protagonista ancora non ha dato spiegazioni, ma in rete è diventata un fenomeno social.
Nei quattordici secondi della clip si vede una ragazza bruna che indossa solo una t-shirt bianca, anche se sembra avere in mano dei pantaloni e un paio di scarpe. Stranamente, ha scelto di camminare senza scarpe per il suo viaggio verso casa, nonostante lo spesso strato di neve e poltiglia sotto i piedi. Il motivo che ha spinto la giovane a questa "passeggiata della vergogna" non è noto, ma sono tante le speculazioni fatte sotto al video originale, pubblicato su twitter da Chandlar Fowler. C'è chi ipotizza una sbronza, chi un tradimento e chi una fuga da un aggressore. Per il momento la protagonista ancora non ha dato spiegazioni, ma in rete è diventata un fenomeno social.
mercoledì 20 gennaio 2016
Guarda fuori dal finestrino durante il volo e tra le nuvole fa una strana scoperta
Un robot tra le nuvole. Non si tratta di un film di fantascienza, ma è
quello che Nick O'Donoghue, 30 anni, ha notato mentre era a bordo di un
volo EasyJet dall'Austria a Londra.
L'uomo ha afferrato la sua macchina fotografica ed è riuscito ad immortalare quello che sembra un enorme robot che cammina tra le nuvole a oltre 9.000 metri.
«Ho visto questa strana figura e l'ho detto ai miei colleghi», ha raccontato il 30enne al Daily Mail, «Mi hanno preso per matto ma la figura è restata li a lungo, circa un paio di minuti».
L'uomo ha afferrato la sua macchina fotografica ed è riuscito ad immortalare quello che sembra un enorme robot che cammina tra le nuvole a oltre 9.000 metri.
«Ho visto questa strana figura e l'ho detto ai miei colleghi», ha raccontato il 30enne al Daily Mail, «Mi hanno preso per matto ma la figura è restata li a lungo, circa un paio di minuti».
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Il pesce con le zampe? Ecco il misterioso animale scoperto in Nuova Zelanda
Un pesce o una rana? O entrambe le cose? Se lo sono chiesto le
persone che in Nuova Zelanda hanno trovato il misterioso animale nella
Bay of Islands.
A fare chiarezza proveranno gli studiosi del Museum of New Zealand Te Papa Tongarewa, che ha pubblicato sul proprio account le immagini dell'esemplare, definito ''pesce con le zampe".
"Probabilmente questa creatura è una specie di rana pescatrice, ma non lo sapremo finché non avremo l'opportunità di esaminarlo direttamente", si legge. "Le rane pescatrici hanno il morso più veloce di qualsiasi vertebrato. Le loro bocche si aprono ad una velocità paragonabile a quella di un proiettile calibro 22".
A fare chiarezza proveranno gli studiosi del Museum of New Zealand Te Papa Tongarewa, che ha pubblicato sul proprio account le immagini dell'esemplare, definito ''pesce con le zampe".
"Probabilmente questa creatura è una specie di rana pescatrice, ma non lo sapremo finché non avremo l'opportunità di esaminarlo direttamente", si legge. "Le rane pescatrici hanno il morso più veloce di qualsiasi vertebrato. Le loro bocche si aprono ad una velocità paragonabile a quella di un proiettile calibro 22".
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Mollata sull’altare, vende tutto e gira il mondo: “È la cosa migliore che sia mai successa”
Lui l’ha lasciata sull’altare, ma la vita di lei non è finita. Anzi.
La trentenne Katy Colins, di Manchester, si è rimboccata le maniche, ha
venduto la casa e con il ricavato è partita alla volta del mondo, con
solo uno zaino sulle spalle.
Non solo, si è anche aperta un blog, Not Wed or Dead (letteramente “Non sposata o morta”), diventato virale, così come il profilo Instagram sul quale condivide foto delle sue avventure in Asia. Katy, come racconta al Daily Mail, aveva bisogno di «ritrovare se stessa», e con l’occasione ha trovato anche qualche migliaio di followers. «Ricevo lettere di persone che hanno trovato ispirazione nel mio blog – racconta – non è perché si è stati lasciati che bisogna esclusivamente ascoltare canzoni tristi e divorare vaschette di gelato». Così, di colpo, un futuro con anello al dito e famiglia al seguito ha ceduto il passo a mille avventure in giro per il mondo. Il Taj Mahal, Ushuaia, i templi tailandesi: e infine, un paesino nel nord della Francia dove Katy si è fermata (almeno per il momento) e lavora come insegnante di inglese. Poi, il giorno del suo terzo anniversario di matrimonio (mancato) è stata contattata da un editor che le ha proposto di scrivere un libro sulla sua esperienza. E ora pensa che la rottura con il fidanzato sia la cosa migliore che le è capitata. La spinta che le serviva per ripartire.
Non solo, si è anche aperta un blog, Not Wed or Dead (letteramente “Non sposata o morta”), diventato virale, così come il profilo Instagram sul quale condivide foto delle sue avventure in Asia. Katy, come racconta al Daily Mail, aveva bisogno di «ritrovare se stessa», e con l’occasione ha trovato anche qualche migliaio di followers. «Ricevo lettere di persone che hanno trovato ispirazione nel mio blog – racconta – non è perché si è stati lasciati che bisogna esclusivamente ascoltare canzoni tristi e divorare vaschette di gelato». Così, di colpo, un futuro con anello al dito e famiglia al seguito ha ceduto il passo a mille avventure in giro per il mondo. Il Taj Mahal, Ushuaia, i templi tailandesi: e infine, un paesino nel nord della Francia dove Katy si è fermata (almeno per il momento) e lavora come insegnante di inglese. Poi, il giorno del suo terzo anniversario di matrimonio (mancato) è stata contattata da un editor che le ha proposto di scrivere un libro sulla sua esperienza. E ora pensa che la rottura con il fidanzato sia la cosa migliore che le è capitata. La spinta che le serviva per ripartire.
domenica 17 gennaio 2016
L'aeroporto che nessuno usa rischia di chiudere: ci costa mille euro a passeggero
Rischia la chiusura l'aeroporto valdostano 'Corrado Gex'. Tutto a causa delle spese troppo alte. Nell’aula del Consiglio regionale l'assessore ai Trasporti Aurelio Marguerettaz
ha spiegato che duemila passeggeri transitati in un anno sono costati
alla Regione 2 milioni di euro. Mille euro a persona quindi.
La 'Stampa' riporta tutti i dati e aggiunge a queste cifre importanti anche varie spese collaterali indispensabili a mantenere aperta la struttura. L'aeroporto, secondo i calcoli dei Cinquestelle, è costato oltre 40 milioni di euro e non vede un aereo di linea dal 2008, quando la pista venne chiusa per installare la radioassistenza e per prolungarla fino a 1500 metri. I valdostani hanno aperto, inoltre, cantieri ambiziosi come quello dell'avveniristico Terminal progettato da Gae Aulenti da dieci milioni di euro. I progetti in corso dovevano servire a far atterrare "i charter delle nevi che porteranno almeno 45 mila turisti l’anno" come raccontavano le autorità regionali e i vertici di Avda, la società che gestisce lo scalo al 49 per cento.
A proposito di contenziosi legali tra Regione e Avda: ce ne sono in piedi 14, costati finora 40 mila euro per pagare gli avvocati. Nonostante sia uno dei migliori scali d'Europa per gli alianti non interessa ad alcuna compagnia. Oggi lo scalo è tecnicamente aperto e funzionante, ci lavorano i 32 dipendenti Avda e i pompieri e fino a pochi mesi fa c’era pure il posto fisso di polizia.
La 'Stampa' riporta tutti i dati e aggiunge a queste cifre importanti anche varie spese collaterali indispensabili a mantenere aperta la struttura. L'aeroporto, secondo i calcoli dei Cinquestelle, è costato oltre 40 milioni di euro e non vede un aereo di linea dal 2008, quando la pista venne chiusa per installare la radioassistenza e per prolungarla fino a 1500 metri. I valdostani hanno aperto, inoltre, cantieri ambiziosi come quello dell'avveniristico Terminal progettato da Gae Aulenti da dieci milioni di euro. I progetti in corso dovevano servire a far atterrare "i charter delle nevi che porteranno almeno 45 mila turisti l’anno" come raccontavano le autorità regionali e i vertici di Avda, la società che gestisce lo scalo al 49 per cento.
A proposito di contenziosi legali tra Regione e Avda: ce ne sono in piedi 14, costati finora 40 mila euro per pagare gli avvocati. Nonostante sia uno dei migliori scali d'Europa per gli alianti non interessa ad alcuna compagnia. Oggi lo scalo è tecnicamente aperto e funzionante, ci lavorano i 32 dipendenti Avda e i pompieri e fino a pochi mesi fa c’era pure il posto fisso di polizia.
venerdì 15 gennaio 2016
Delitto Lidia Macchi, dopo trent'anni un arresto: è l'ex compagno di liceo
Dopo quasi 30 anni dall'omicidio di Lidia Macchi, la
studentessa di Varese trovata uccisa con 29 coltellate il 5 gennaio
1987 in un bosco alla periferia di Cittiglio, potrebbe essere arrivata
una svolta nelle indagini. E' stato infatti eseguito alle prime luci
dell'alba un arresto: si tratterebbe di Stefano Binda, ex compagno di liceo della ragazza.
Lidia Macchi studiava giurisprudenza alla Statale di Milano quando è stata trovata cadavere nel 1987 nei boschi del Varesotto uccisa da numerose coltellate. Un "cold case", come si dice in questi casi, un delitto irrisolto , che ora potrebbe essere stato risolto grazie alle nuove tecnologie.
L'arrestato sarebbe autore della lettera anonima giunta a casa della famiglia Macchi il 9 gennaio dell'87, giorno in cui si celebrarono i funerali di Lidia. Nella missiva, intitolata "In morte di un'amica", c'erano descrizioni della scena del crimine note solo agli inquirenti o, più probabilmente, all'assassino.
Le citazioni in latino - "Perché io, perché tu, perché le stelle sono così belle... In una notte di gelo la morte urla, grida d'orrore e un corpo offeso, velo di tempio strappato, giace... Consummatum est...Non è colpa mia, è la morte che ha voluto la sua vita. Io l'amavo, perdonatemi". Questo il testo della missiva, come riporta il quotidiano Il Giorno. In fondo alla lettera un disegno simile a un'ostia. Il latino e l'ostia sono stati probabilmente gli elementi che hanno fatto entrare in scena Don Antonio Contestabile.
L'ingiustizia subita da Don Antonio Contestabile
- Don Antonio Costabile era il responsabile del gruppo scout
frequentato da Lidia Macchi e ha dovuto convivere con un ingiusto alone
di sospetto che ha creato un grave danno alla sua immagine. La sua
posizione è stata archiviata dalla Procura di Milano dopo che quella di
Varese aveva "dimenticato" nei suoi cassetti il caso. Per anni i pm di
Varese avevano indagato "informalmente" su di lui senza mai iscriverlo.
Il primo caso col test del Dna - L'omicidio di Lidia Macchi, che aveva 21 anni, fu il primo caso in Italia in cui si ricorse al test del Dna. Allora l'esame veniva definito test per rilevare l'impronta genetica ("dna finger printing") e il materiale organico trovato sul corpo di Lidia venne mandato nel laboratorio inglese di Abingdon. Lo stesso laboratorio analizzò anche il sangue delle persone coinvolte nell'indagine.
Le indagini su Giuseppe Piccolomo - Nel 2014 la svolta nelle indagini la Procura Generale di Milano prima ha tolto l'inchiesta dalle mani dei pm di Varese e poi l'ha chiusa accusando di omicidio volontario aggravato Giuseppe Piccolomo. Piccolomo era stato già condannato all'ergastolo per il cosìddetto delitto "delle mani mozzate", avvenuto sempre in provincia di Varese. Una perizia sui reperti ritrovati sul corpo e sull'auto di Lidia Macchi, però, ha portato nei mesi scorsi a scagionare Piccolomo.
Lidia Macchi studiava giurisprudenza alla Statale di Milano quando è stata trovata cadavere nel 1987 nei boschi del Varesotto uccisa da numerose coltellate. Un "cold case", come si dice in questi casi, un delitto irrisolto , che ora potrebbe essere stato risolto grazie alle nuove tecnologie.
L'arrestato sarebbe autore della lettera anonima giunta a casa della famiglia Macchi il 9 gennaio dell'87, giorno in cui si celebrarono i funerali di Lidia. Nella missiva, intitolata "In morte di un'amica", c'erano descrizioni della scena del crimine note solo agli inquirenti o, più probabilmente, all'assassino.
Le citazioni in latino - "Perché io, perché tu, perché le stelle sono così belle... In una notte di gelo la morte urla, grida d'orrore e un corpo offeso, velo di tempio strappato, giace... Consummatum est...Non è colpa mia, è la morte che ha voluto la sua vita. Io l'amavo, perdonatemi". Questo il testo della missiva, come riporta il quotidiano Il Giorno. In fondo alla lettera un disegno simile a un'ostia. Il latino e l'ostia sono stati probabilmente gli elementi che hanno fatto entrare in scena Don Antonio Contestabile.
Il primo caso col test del Dna - L'omicidio di Lidia Macchi, che aveva 21 anni, fu il primo caso in Italia in cui si ricorse al test del Dna. Allora l'esame veniva definito test per rilevare l'impronta genetica ("dna finger printing") e il materiale organico trovato sul corpo di Lidia venne mandato nel laboratorio inglese di Abingdon. Lo stesso laboratorio analizzò anche il sangue delle persone coinvolte nell'indagine.
Le indagini su Giuseppe Piccolomo - Nel 2014 la svolta nelle indagini la Procura Generale di Milano prima ha tolto l'inchiesta dalle mani dei pm di Varese e poi l'ha chiusa accusando di omicidio volontario aggravato Giuseppe Piccolomo. Piccolomo era stato già condannato all'ergastolo per il cosìddetto delitto "delle mani mozzate", avvenuto sempre in provincia di Varese. Una perizia sui reperti ritrovati sul corpo e sull'auto di Lidia Macchi, però, ha portato nei mesi scorsi a scagionare Piccolomo.
giovedì 14 gennaio 2016
Un tatuaggio raffigurante Henry, celebre modello di aspirapolvere creato da Hoover?
Lewis Flint, 21enne britannico di Grimsby, cinque anni fa decise di farsi tatuare l'aspirapolvere proprio sopra il p.....e, con tanto di filo e spina che circondano le natiche.
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mercoledì 13 gennaio 2016
David Bowie, il duca bianco lascia un'eredità milionaria: ecco a quanto ammonta
Con la sua morte, David Bowie lascia un patrimonio di circa 230 milioni di dollari.Al
momento tuttavia non trapela nulla su un possibile testamento. Si
presume che la fortuna sia divisa tra la seconda moglie, la top model di
origini somale Iman, il figlio Cancun Jones, 44, regista, avuto dalla
prima moglie Marie Angela Barnett, e una figlia di 15 anni, Alexandria
Zahra Jones, nata dal secondo matrimonio.
Intanto è boom di ricerche per la parola 'androgino' sul sito online del dizionario Merriam-Webster. Il vocabolo, che indica la combinazione di elementi o caratteristiche maschili e femminili in una stessa persona, è stato, infatti, spesso associato allo stile unico della rockstar, in particolare alla sua peculiarità di essere camaleontico.
Intanto è boom di ricerche per la parola 'androgino' sul sito online del dizionario Merriam-Webster. Il vocabolo, che indica la combinazione di elementi o caratteristiche maschili e femminili in una stessa persona, è stato, infatti, spesso associato allo stile unico della rockstar, in particolare alla sua peculiarità di essere camaleontico.
sabato 9 gennaio 2016
Il sindaco spegne il wi-fi nelle scuole: “Sul web dicono faccia male”
Niente wi-fi alle scuole elementari e medie di Borgofranco d’Ivrea,
paese del Torinese non lontano da quella che fu un po’ la Silicon
Valley italiana, ossia la sede della Olivetti. “Abbiamo letto molte cose
sul web, non siamo in grado di dire con certezza se le onde elettromagnetiche siano dannose oppure no. E’ una scelta precauzionale”. Così il sindaco Livio Tola, eletto in una lista civica, motiva la decisione. E divampano le polemiche.
Il primo cittadino non è certo il primo a nutrire dubbi sulle possibili conseguenze sulla nostra salute di wi-fi e simili. Ma dai banchi della minoranza piovono comunque molte critiche: “Se siete convinti della pericolosità siate coerenti: se bandite il wi-fi allora va pure fatto rispettare il regolamento che vieta l’uso dei telefonini”, dichiara il capogruppo di minoranza Alex Tua.
“Non è un passo indietro” - Dal canto suo il sindaco, confermando la forma precauzionale della decisione, afferma come il divieto non comporti alcun passo indietro dal punto di vista tecnologico. “Non priviamo gli studenti della possibilità di connettersi. L’accesso a Internet sarà garantito nei laboratori e nelle aule”.
Il primo cittadino non è certo il primo a nutrire dubbi sulle possibili conseguenze sulla nostra salute di wi-fi e simili. Ma dai banchi della minoranza piovono comunque molte critiche: “Se siete convinti della pericolosità siate coerenti: se bandite il wi-fi allora va pure fatto rispettare il regolamento che vieta l’uso dei telefonini”, dichiara il capogruppo di minoranza Alex Tua.
“Non è un passo indietro” - Dal canto suo il sindaco, confermando la forma precauzionale della decisione, afferma come il divieto non comporti alcun passo indietro dal punto di vista tecnologico. “Non priviamo gli studenti della possibilità di connettersi. L’accesso a Internet sarà garantito nei laboratori e nelle aule”.
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mercoledì 6 gennaio 2016
Renzi in pantaloni corti sulla neve, la foto incuriosisce il web
Uno scatto insolito, una tenuta non certo di rappresentanza e la foto è diventata in breve tempi virale.Renzi
in pantaloni corti in mezzo alla neve. L'immagine del premier è stata
pubblicata dal settimanale Chi e ha già fatto il giro del web.
Nemmeno il presidente del Consiglio fosse una specie di Ironman resistente al freddo. Ma il mistero è presto svelato: Renzi si era allenato nella palestra della caserma Luigi Perenni e stava rientrando negli alloggi.
Nemmeno il presidente del Consiglio fosse una specie di Ironman resistente al freddo. Ma il mistero è presto svelato: Renzi si era allenato nella palestra della caserma Luigi Perenni e stava rientrando negli alloggi.
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lunedì 4 gennaio 2016
'Quo Vado?' fa il botto, Renzi: "Zalone è un genio, ora lo sanno anche i radical chic"
Checco Zalone continua a battere ogni record. Il suo nuovo film, Quo
Vado?, diretto da Gennaro Nunziante, anche nel secondo giorno nelle sale
replica il successo del debutto (7 milioni di euro di incassi, record
assoluto in Italia).
Tra i milioni di italiani che hanno già visto l'ultimo film del comico pugliese c'è anche Matteo Renzi, che ne parla durante un'intervista a La Stampa: "L'ho visto con i miei figli che conoscono a memoria tutte le battute dei suoi film. Ho riso dall'inizio alla fine, il successo di Zalone dimostra che anche i radical chic hanno capito che è un genio. C'è da sorridere su certi cambi di atteggiamento: fino a poco tempo fa era un reietto volgare, snobbato dagli stessi intellettuali che oggi lo osannano".
Tra i milioni di italiani che hanno già visto l'ultimo film del comico pugliese c'è anche Matteo Renzi, che ne parla durante un'intervista a La Stampa: "L'ho visto con i miei figli che conoscono a memoria tutte le battute dei suoi film. Ho riso dall'inizio alla fine, il successo di Zalone dimostra che anche i radical chic hanno capito che è un genio. C'è da sorridere su certi cambi di atteggiamento: fino a poco tempo fa era un reietto volgare, snobbato dagli stessi intellettuali che oggi lo osannano".
Pensioni: le donne prendono 6mila euro in meno, i laureati il doppio
Le donne quando vanno in pensione ricevono
mediamente importi annui di circa 6mila euro inferiori a quelli
maschili. E' quanto rileva l'Istat, sottolineando che nel 2014 le
pensionate rappresentano il 52,9% del totale.
L'Istituto di statistica sottolinea poi che il numero dei pensionati è in calo rispetto al 2013: sono 16,3 milioni (-134mila) e percepiscono in media un reddito pensionistico lordo di 17.040 euro (circa 400 euro in più del 2013).
In media gli uomini ricevono una pensione lorda annua di 20.135 euro contro i 14.283 delle donne. D'altra parte, dice il rapporto dell'Istat, "le pensionate che ricevono integrazioni al minimo sono 2,9 milioni, l'81,4% del totale, un numero di oltre quattro volte superiore a quello degli uomini (673mila)".
Assegno medio poco più di 1.100 euro - Il reddito medio pensionistico netto risulta pari a 13.647 euro, circa 1.140 euro mensili secondo quanto si legge nel rapporto sulle "Condizioni di vita dei pensionati". "Tenendo conto di tutti i trattamenti, la metà dei pensionati percepisce meno di 12.532 euro (1.045 euro mensili)", precisa il documento.
Assegno doppio per i laureati - Il grado di istruzione fa la differenza, dicono gli esperti dell'Istat, nelle pensioni. "Se il pensionato possiede un titolo di studio pari alla laurea, il suo reddito lordo pensionistico (circa 2.490 euro mensili) è più che doppio di quello delle persone senza titolo di studio o con al più la licenza elementare (1.130 euro)".
Centomila pensionati in meno - Da rilevare poi che scende ancora il numero dei pensionati in Italia. In termini assoluti, la diminuzione più rilevante si riscontra tra i pensionati di vecchiaia, circa 102mila in meno in un anno, tra il 2013 e il 2014. Segue il calo dei pensionati per invalidità (74mila in meno). Più contenuta invece la diminuzione dei percettori di pensioni indennitarie, mentre sono in aumento i pensionati sociali (+18mila circa) e quelli d'invalidità civile (+22mila). Nel complesso, tra il 2013 e il 2014, il numero di pensionati scende di 134mila, da 16.393.369 del 2013 a 16.259.421 del 2014.
"Negli ultimi due anni, infatti, così come nel biennio precedente, i nuovi pensionati (quelli che hanno iniziato a percepire una pensione tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2014), sono - spiega l'Istat - meno numerosi dei pensionati cessati, quelli cioè che nello stesso periodo hanno cessato di percepire trattamenti (542mila contro 676mila)".
Quanto al reddito, quello lordo è di 17.040 euro, in rialzo di 400 euro circa sull'anno precedente, ma gli assegni dei nuovi pensionati sono mediamente inferiori.
L'Istituto di statistica sottolinea poi che il numero dei pensionati è in calo rispetto al 2013: sono 16,3 milioni (-134mila) e percepiscono in media un reddito pensionistico lordo di 17.040 euro (circa 400 euro in più del 2013).
In media gli uomini ricevono una pensione lorda annua di 20.135 euro contro i 14.283 delle donne. D'altra parte, dice il rapporto dell'Istat, "le pensionate che ricevono integrazioni al minimo sono 2,9 milioni, l'81,4% del totale, un numero di oltre quattro volte superiore a quello degli uomini (673mila)".
Assegno medio poco più di 1.100 euro - Il reddito medio pensionistico netto risulta pari a 13.647 euro, circa 1.140 euro mensili secondo quanto si legge nel rapporto sulle "Condizioni di vita dei pensionati". "Tenendo conto di tutti i trattamenti, la metà dei pensionati percepisce meno di 12.532 euro (1.045 euro mensili)", precisa il documento.
Assegno doppio per i laureati - Il grado di istruzione fa la differenza, dicono gli esperti dell'Istat, nelle pensioni. "Se il pensionato possiede un titolo di studio pari alla laurea, il suo reddito lordo pensionistico (circa 2.490 euro mensili) è più che doppio di quello delle persone senza titolo di studio o con al più la licenza elementare (1.130 euro)".
Centomila pensionati in meno - Da rilevare poi che scende ancora il numero dei pensionati in Italia. In termini assoluti, la diminuzione più rilevante si riscontra tra i pensionati di vecchiaia, circa 102mila in meno in un anno, tra il 2013 e il 2014. Segue il calo dei pensionati per invalidità (74mila in meno). Più contenuta invece la diminuzione dei percettori di pensioni indennitarie, mentre sono in aumento i pensionati sociali (+18mila circa) e quelli d'invalidità civile (+22mila). Nel complesso, tra il 2013 e il 2014, il numero di pensionati scende di 134mila, da 16.393.369 del 2013 a 16.259.421 del 2014.
"Negli ultimi due anni, infatti, così come nel biennio precedente, i nuovi pensionati (quelli che hanno iniziato a percepire una pensione tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2014), sono - spiega l'Istat - meno numerosi dei pensionati cessati, quelli cioè che nello stesso periodo hanno cessato di percepire trattamenti (542mila contro 676mila)".
Quanto al reddito, quello lordo è di 17.040 euro, in rialzo di 400 euro circa sull'anno precedente, ma gli assegni dei nuovi pensionati sono mediamente inferiori.
sabato 2 gennaio 2016
Evasione, sottratti al Fisco oltre 120 miliardi: il governo punta sulle banche dati
Sergio Mattarella rimette al centro del dibattito politico l’evasione
fiscale. Una scelta, quella del Presidente della Repubblica, dettata
sostanzialmente da due considerazioni. La prima è che l’evasione è un
tema che Matteo Renzi non ha trattato nella sua conferenza di fine anno.
La seconda è che da tempo ormai, il Quirinale è sommerso da lettere di cittadini che denunciano episodi di corruzione ed evasione. Ed in effetti si tratta di un’idrovora che ogni anno sottrae alle casse pubbliche 122 miliardi. Se solo l’evasione fosse dimezzata si avrebbero, spiega Mattarella, 355 mila posti di lavoro in più. Qui c’è un primo punto. Il Presidente della Repubblica, nel suo discorso di fine anno, ha usato dei dati che non sono del governo, ma della Confindustria. Sono contenuti in un rapporto diffuso dal Centro studi di Viale dell’Astronomia solo qualche giorno fa, e che tra le altre cose sostiene che i 91 miliardi di evasione indicati dal Tesoro nel Documento di economia e finanza sono sottostimati. Se Mattarella fa riferimento al documento della Confindustria, è immaginabile anche che ne condivida non solo l’analisi, ma anche alcune delle tesi per rafforzare il recupero delle somme sottratte al Fisco. E su questo punto, tra viale dell’Astronomia e le politiche del governo Renzi ci sono diversi punti di contatto. Secondo Confindustria fino ad oggi ci si è più concentrati sul fare gettito piuttosto che favorire la cosiddetta «compliance», ossia la decisione volontaria di pagare le tasse. A dimostrazione di questo assunto ci sono i dati sui controlli.
I CONTROLLI
I grandi contribuenti negli ultimi due anni sono stati praticamente verificati tutti, spiega Confindustria. Le imprese minori, invece, hanno la probabilità di essere verificate una volta ogni 33 anni e i professionisti una volta ogni 50 anni. Una sorta ci «caccia al gettito» che, come spiega il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, «ti porta ad andare a controllare più spesso paradossalmente chi è meno sommerso, perché più facile da trovare ed aggredire patrimonialmente. La lotta all’evasione», aggiunge il sottosegretario, «è mettere innanzitutto al centro del mirino i comportamenti più gravi: gli evasori totali e paratotali, le frodi, le elusioni internazionali». Ed è proprio quello che il governo ritiene di aver fatto con i provvedimenti adottati nell’ultimo anno. Grazie all’incrocio delle banche dati e alla dichiarazione precompilata, sono stati individuati 220 mila contribuenti che si erano “dimenticati” di trasmettere la dichiarazione dei redditi e altri 65 mila che non hanno presentato quella Iva. A tutti loro l’Agenzia delle Entrate non ha immediatamente disposto un accertamento, ha invece inviato delle «lettere per la compliance», invitando i contribuenti a fare spontaneamente pace con il Fisco. In 68 mila l’hanno già fatto. Tutti questi strumenti saranno potenziati. La dichiarazione precompilata sarà completata con le informazioni sulle spese sanitarie e quelle funebri. Il canone Rai, uno dei balzelli più evasi, si pagherà nella bolletta elettrica. Poi c’è l’evasione internazionale e quella delle multinazionali. Gli accordi per lo scambio delle informazioni stanno funzionando. Proprio in virtù di questo dalla Svizzera sono tornati 55 miliardi di euro con la voluntary disclosure, permettendo al Tesoro di incassare 4 miliardi. Il turismo fiscale dei giganti del web, come dimostra l’accordo da 318 milioni di Apple con il Fisco, sta per finire. Nei prossimi mesi potrebbero essere messi altri tasselli, come incentivi all’uso della moneta elettronica, magari introducendo la possibilità di detrarre un pezzetto di Iva anche ai consumatori che pagano con la carta di credito. Un meccanismo di contrasto d’interessi chiesto da Confindustria e già da tempo nei piani del governo. Alla fine sarà poco importante che l’Agenzia riesca a battere il record di recupero di evasione di 14,2 miliardi dello scorso anno. Più rilevante sarà l’aumento strutturale del gettito dovuto alla nuova filosofia, più difficile da rilevare nei numeri.
La seconda è che da tempo ormai, il Quirinale è sommerso da lettere di cittadini che denunciano episodi di corruzione ed evasione. Ed in effetti si tratta di un’idrovora che ogni anno sottrae alle casse pubbliche 122 miliardi. Se solo l’evasione fosse dimezzata si avrebbero, spiega Mattarella, 355 mila posti di lavoro in più. Qui c’è un primo punto. Il Presidente della Repubblica, nel suo discorso di fine anno, ha usato dei dati che non sono del governo, ma della Confindustria. Sono contenuti in un rapporto diffuso dal Centro studi di Viale dell’Astronomia solo qualche giorno fa, e che tra le altre cose sostiene che i 91 miliardi di evasione indicati dal Tesoro nel Documento di economia e finanza sono sottostimati. Se Mattarella fa riferimento al documento della Confindustria, è immaginabile anche che ne condivida non solo l’analisi, ma anche alcune delle tesi per rafforzare il recupero delle somme sottratte al Fisco. E su questo punto, tra viale dell’Astronomia e le politiche del governo Renzi ci sono diversi punti di contatto. Secondo Confindustria fino ad oggi ci si è più concentrati sul fare gettito piuttosto che favorire la cosiddetta «compliance», ossia la decisione volontaria di pagare le tasse. A dimostrazione di questo assunto ci sono i dati sui controlli.
I CONTROLLI
I grandi contribuenti negli ultimi due anni sono stati praticamente verificati tutti, spiega Confindustria. Le imprese minori, invece, hanno la probabilità di essere verificate una volta ogni 33 anni e i professionisti una volta ogni 50 anni. Una sorta ci «caccia al gettito» che, come spiega il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, «ti porta ad andare a controllare più spesso paradossalmente chi è meno sommerso, perché più facile da trovare ed aggredire patrimonialmente. La lotta all’evasione», aggiunge il sottosegretario, «è mettere innanzitutto al centro del mirino i comportamenti più gravi: gli evasori totali e paratotali, le frodi, le elusioni internazionali». Ed è proprio quello che il governo ritiene di aver fatto con i provvedimenti adottati nell’ultimo anno. Grazie all’incrocio delle banche dati e alla dichiarazione precompilata, sono stati individuati 220 mila contribuenti che si erano “dimenticati” di trasmettere la dichiarazione dei redditi e altri 65 mila che non hanno presentato quella Iva. A tutti loro l’Agenzia delle Entrate non ha immediatamente disposto un accertamento, ha invece inviato delle «lettere per la compliance», invitando i contribuenti a fare spontaneamente pace con il Fisco. In 68 mila l’hanno già fatto. Tutti questi strumenti saranno potenziati. La dichiarazione precompilata sarà completata con le informazioni sulle spese sanitarie e quelle funebri. Il canone Rai, uno dei balzelli più evasi, si pagherà nella bolletta elettrica. Poi c’è l’evasione internazionale e quella delle multinazionali. Gli accordi per lo scambio delle informazioni stanno funzionando. Proprio in virtù di questo dalla Svizzera sono tornati 55 miliardi di euro con la voluntary disclosure, permettendo al Tesoro di incassare 4 miliardi. Il turismo fiscale dei giganti del web, come dimostra l’accordo da 318 milioni di Apple con il Fisco, sta per finire. Nei prossimi mesi potrebbero essere messi altri tasselli, come incentivi all’uso della moneta elettronica, magari introducendo la possibilità di detrarre un pezzetto di Iva anche ai consumatori che pagano con la carta di credito. Un meccanismo di contrasto d’interessi chiesto da Confindustria e già da tempo nei piani del governo. Alla fine sarà poco importante che l’Agenzia riesca a battere il record di recupero di evasione di 14,2 miliardi dello scorso anno. Più rilevante sarà l’aumento strutturale del gettito dovuto alla nuova filosofia, più difficile da rilevare nei numeri.
Banca Etruria risarcirà i correntisti senza il Fondo di Solidarietà
La Nuova Banca Etruria accelera e pensa di indennizzare direttamente i
suoi correntisti: secondo alcune indiscrezioni, la proposta del
presidente Nicastro è al vaglio di Bankitalia e ministero.
I fondi non arriveranno (per ora) dal fondo di solidarietà del governo. Si tratta di un prestito privato in linea con leggi e vincoli Ue. A beneficiarne probabilmente 638 risparmiatori che hanno investito meno di 100mila euro sulle subordinate.
I fondi non arriveranno (per ora) dal fondo di solidarietà del governo. Si tratta di un prestito privato in linea con leggi e vincoli Ue. A beneficiarne probabilmente 638 risparmiatori che hanno investito meno di 100mila euro sulle subordinate.
A 93 anni diventa la nuova star di Instagram: ecco la storia di Emiko, modella senza età
Non è una modella professionista, né una giovane dalle curve
mozzafiato, ma ha ugualmente milioni di seguaci in giro per il web. La
nuova stella di Instagram si chiama Emiko, ha 93 anni e di mestiere fa
principalmente la nonna. Sua nipote, Chinami Mori, le è talmente legata
che ha deciso di fotografarla per pubblicizzare le sue creazioni,
immortalando la donna in alcuni scatti che hanno fatto subito il giro
del social network, facendola diventare una vera e propria celebrità.
Le due vivono in un paesino vicino Osaka, in Giappone. Mori è una stilista alle prime armi, disegna abiti incredibili con disegni dai colori vivaci, che indossati dalla nonna modella acquisiscono una maggiore luminosità. La sua tecnica viene comunemente definita “Saori”. «In questo genere di tendenza – racconta la creatrice in una intervista pubblicata sul suo blog personale – non ci sono regole. Tesso liberamente i colori nel modo in cui voglio, senza seguire alcuno schema. Mia nonna è una fonte di grande ispirazione per me». Per il momento, i capi di abbigliamento creati da Mori sono venduti soltanto a Tokyo e dintorni, ma il suo profilo Instagram ha fatto nascere una certa curiosità negli utenti di tutto il mondo, proprio grazie alla sua modella fuori dagli schemi tradizionali. “Ho subito pensato che le mie creazioni potessero calzarle a pennello. Tutto è cominciato come un gioco, lei veniva a trovarmi nel mio studio e ogni tanto indossava qualche capo giusto per provarlo. Ma vedendola ho pensato che fosse bellissima e che avrebbe valorizzato i miei abiti e accessori nel modo migliore”, ha continuato Chinami. La 93enne, dal canto suo, si è subito immedesimata nel ruolo di modella, sfoggiando un sorriso contagioso, mostrando segni di pace e provando le pose più diverse, dal kung fu allo stile gangsta. La felicità che traspare dai suoi scatti ha fatto guadagnare alle due numerosi commenti positivi e nuovi fan provenienti dalla Spagna, dal mondo arabo, dalla Francia e dall’Inghilterra. Emiko non è la sola nonna star di Instagram, ma è di sicuro l’unica a posare nelle vesti di una modella. Nel novero delle ultranovantenni digitali, si ricordi anche Betti Baily, 90 anni, conosciuta per il suo stile, e Baddie Winkle, l’86enne che ha quasi due milioni di follower.
Le due vivono in un paesino vicino Osaka, in Giappone. Mori è una stilista alle prime armi, disegna abiti incredibili con disegni dai colori vivaci, che indossati dalla nonna modella acquisiscono una maggiore luminosità. La sua tecnica viene comunemente definita “Saori”. «In questo genere di tendenza – racconta la creatrice in una intervista pubblicata sul suo blog personale – non ci sono regole. Tesso liberamente i colori nel modo in cui voglio, senza seguire alcuno schema. Mia nonna è una fonte di grande ispirazione per me». Per il momento, i capi di abbigliamento creati da Mori sono venduti soltanto a Tokyo e dintorni, ma il suo profilo Instagram ha fatto nascere una certa curiosità negli utenti di tutto il mondo, proprio grazie alla sua modella fuori dagli schemi tradizionali. “Ho subito pensato che le mie creazioni potessero calzarle a pennello. Tutto è cominciato come un gioco, lei veniva a trovarmi nel mio studio e ogni tanto indossava qualche capo giusto per provarlo. Ma vedendola ho pensato che fosse bellissima e che avrebbe valorizzato i miei abiti e accessori nel modo migliore”, ha continuato Chinami. La 93enne, dal canto suo, si è subito immedesimata nel ruolo di modella, sfoggiando un sorriso contagioso, mostrando segni di pace e provando le pose più diverse, dal kung fu allo stile gangsta. La felicità che traspare dai suoi scatti ha fatto guadagnare alle due numerosi commenti positivi e nuovi fan provenienti dalla Spagna, dal mondo arabo, dalla Francia e dall’Inghilterra. Emiko non è la sola nonna star di Instagram, ma è di sicuro l’unica a posare nelle vesti di una modella. Nel novero delle ultranovantenni digitali, si ricordi anche Betti Baily, 90 anni, conosciuta per il suo stile, e Baddie Winkle, l’86enne che ha quasi due milioni di follower.
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