"Mi hanno cresciuta due donne. Tre, contando la nurse inglese. Mia mamma Angela Iris fu una delle prime a separarsi nel dopoguerra. Non si risposò più. Nonna Andreina era rimasta vedova di un poliziotto di Caltanissetta. Mi vergognavo di non avere avere una figura maschile. Mio padre è stato un uomo buono e intelligente, ma inaffidabile. Non aveva alcun senso della famiglia".
Durante l'adolescenza i primi incontri con l'altro sesso, ma non ha mai voluto bruciare le tappe: "Uscivo solo con i gay. Quando in sala faceva buio, loro non cercavano di tastarti. Il babbo ogni tanto mi telefonava per chiedermi se ero ancora vergine, minacciando in caso contrario di togliermi da mia madre e dal centro sperimentale. Ero così terrorizzata che fino ai 18 anni non mi sono lasciata toccare da nessuno"
"Il babbo che cercavo l'ho trovato in lui, che aveva 11 anni più di me. Finalmente mi sono rilassata", spiega riferendosi a Gianni Boncompagni, ex compagno e amico recentemente scomparso.
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